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  • Writer's pictureMax Giorgi

Halloween nelle Marche: tra importazione e tradizioni secolari. Dolcetto o scherzetto!

Halloween, quella che una volta si chiamava “vigilia di Ognissanti”, nella sua forma e con le sue zucche, è stata importata dagli States, tanto che in Italia un po’ ovunque se ne ritrovano versioni e festeggiamenti ad hoc.


Ma non sempre: in alcuni comuni delle Marche son di molto precedenti all’importazione di Halloween, che si chiamino la vigilia di Ognissanti, la festa delle Streghe, delle zucche o altre usanze, che più o meno ricadono nelle date tra fine ottobre-inizio novembre, o che abbiano alcune caratteristiche comuni con la carnascialesca celebrazione americana.




In ordine sparso possiamo ricordare Corinaldo, che ha fama di essere la “Capitale italiana di Halloween”, il paese per eccellenza in Italia dove si festeggia Halloween; o Filottrano, che a metà ottobre dà vita alla Festa delle Zucche, versione localissima della festa di Halloween, che nasce da una tradizione contadina (la gara delle zucche), ma che negli anni ha aggiunto innumerevoli e originali iniziative a tema horror.

Non possiamo non citare l’altra capotale marchigiana, Ostra, con la sua La Notte degli Sprevengoli (ultimo week end di ottobre), spiritelli che - secondo la tradizione popolare locale - disturbano le persone nel sonno, saltando loro sull’addome e facendole svegliare di soprassalto, con l’affanno. Ostra propone tre serate di buona cucina e divertimento: vengono riaperte antiche cantine dislocate nel centro storico dove si può degustare i menù più suggestivi e stuzzicanti della tradizione marchigiana. Attenzione particolare viene riservata alla cura degli ambienti, con luci soffuse e addobbi stravaganti e ungo le strade e i vicoli più bui, avvolti in un’atmosfera magica e misteriosa, si susseguono spettacoli e intrattenimenti per adulti e bambini.


Tra i precursori marchigiani di Halloween va citata la Notte delle Streghe di Polverigi (terzo sabato di Settembre), uno degli eventi più originali e imitati delle Marche: l’intero centro storico si trasforma in un antro infernale, in un castello incantato, cantine e giardini diventano per magia antri paurosi, laboratori occulti spettacoli e effetti speciali.


O ancora, la particolare versione di Morro d’Alba, Halloween al Museo: caccia al tesoro per bambini che si svolge nei sotterranei del Museo Utensilia.


E vale ricordare una tradizione tutta marchigiana dello Scacciamarzo, che non ha nulla a che fare con Halloween, nemmeno il periodo (fine marzo-inizio aprile), ma può essere considerato una sorta di Halloween dei buoni sentimenti: l’antico canto dello Scacciamarzo, rituale di questua che vede protagonisti i bambini, viene mantenuto vivo a Monsano, per tramandare questa tradizione del territorio marchigiano: i piccoli partono dalla piazza per bussare di porta in porta e offrire un canto augurale in cambio di un dono. Non è dolcetto o scherzetto, anzi: tradizionalmente si donavano uova, che servivano per la tradizionale frittata o – ancora meglio – per il ciambellone.









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