Quest’anno cadono negli stessi giorni la giornata dedicata al Sommo Poeta e quelle del Fondo Ambiente Italiano: potevamo esimerci dall’elencarli qui, “A spasso con Dante – e con il FAI! - per la Marca d’Ancona”?
Sabato 25 marzo è il Dantedì 2023, la giornata dedicata ala Padre della Lingua italiana, identificato dagli studiosi come il giorno in cui inizia il suo viaggio “per una selva oscura”. E sabato e domenica saranno anche la 31° edizione delle Giornate FAI di Primavera: anche quest’anno, i luoghi visitabili compongono una lista succulenta per gli appassionati di cultura, tra dimore storiche, musei, chiese, borghi, aree naturali e quant’altro fa gola a chi ama scorci spesso inediti (non sono poche le mete delle giornate Fai che solitamente non sono aperte al pubblico e sono visitabili solo in questa occasione).
Quindi, andando “a spasso con Dante per la Marca d’Ancona”, andiamo ad elencare le 22 tappe che potete gustare in questo fine settimana in provincia di Ancona, tra le 62 dell’intera regione Marche.
(l’elenco completo e le modalità di partecipazione sono consultabili su www.giornatefai.it)
Chiesa del Gesù (Ancona)
Uno degli edifici religiosi più iconici del capoluogo: in piazza Stracca nel centro storico di Ancona di fronte al palazzo degli Anziani.
Chiesa di Santa Maria della piazza (Ancona)
Chiesa romanica in pietra del Conero, con impianto basilicale a 3 navate, divise da otto pilastri in pietra.
Complesso di San Francesco ad Alto (Ancona)
La chiesa e il complesso monastico sorgono sul colle Astagno, che domina il porto. La leggenda lega il nome alle parole di S. Francesco, che avrebbe pronunciato “ad alto” mentre si trovava sulle banchine del porto, indicando colle Astagno come luogo dove costruire il primo convento francescano di Ancona.
Chiesa di San Biagio (Ancona)
Dei molti luoghi dorici dedicati al culto di San Biagio, l’unica che resta oggi la chiesa la chiesa di San Biagio, con ricche testimonianze della sua – e di Ancona - lunga storia di relazioni, commerci e migrazioni.
Abbazia di Santa Maria in Castagnola (Chiaravalle)
Abbazia fondata nel XII sec. dai monaci cistercensi vicino al fiume Esino, nel luogo dove sorgeva monastero benedettino del VII sec. E attorno alla quale si è sviluppata nei secoli l’intera cittadina.
Abbazia di Santa Maria (Maiolati Spontini)
Uno dei più interessanti esempi di romanico nelle Marche.
Borgo di San Marcello
Borgo della Vallesina racchiuso all’interno di una deliziosa cinta muraria. Da visitare: Palazzo Marcelli, il piccolo e bellissimo Teatro Paolo Ferrari e la Chiesa di Santa Maria del Rosario.
Staffolo
Una delle 3 capitai del Verdicchio, il nucleo più antico dell’abitato è medioevale, con cinta muraria quasi circolare, aperte in due, che oggi - come in origine - che sono l’accesso e l’uscita dal centro storico
Albacina (Fabriano)
Borgo medievale e castello sorti dopo la distruzione della città romana di Tuficum nel VI secolo.
Museo Vaporiera (Fabriano)
Museo collocato nella antica stazione ferroviaria di Fabriano del 1878: raccoglie la storia dell’importante stazione ferroviaria e officina di manutenzione delle ferrovie.
Cinta Muraria di Senigallia
Le prime mura fortificate, oggi dalla caratteristica forma a stella, costruite dopo la vittoria dei Romani sui Galli con modifiche fino al periodo rinascimentale di Sigismondo Pandolfo Malatesta.
Pinacoteca Diocesiana (Senigallia)
Pinacoteca Diocesana di Arte Sacra, si trova nel piano nobile del Palazzo Vescovile.
Chiesa della Maddalena (Senigallia)
Castello di Scapezzano (Senigallia)
Il più importante tra i castelli di Senigallia.
Strada del Soccorso (Senigallia)
Visita guidata al Percorso naturalistico, per una passeggiata lungo un percorso di circa 9 km che collega i Castelli di Scapezzano e Roncitelli.
Castello di Roncitelli. (Senigallia)
Il borgo e il suo castello sono situati su una collina a 7 Km da Senigallia.
Sistema difensivo di Corinaldo
Le imponenti mura della città proteggono tutto il centro storico, rendendo Corinaldo, tra torri, porte e camminamenti di ronda, un raro esempio di città fortificata.
Città fortificata di Ostra
Sorge sulla soomità di un colle, ai cui piedi scorre il fiume Misa.
Barbara
Piccolo castello fra medioevo ed età moderna. Il primo nucleo abitato, il primitivo villaggio fortificato di Barbara, era un avamposto dei Longobardi.
Mura castellane di Serra de’ Conti
Sulle alture della valle del fiume Misa, con la più alta concentrazione di Presidi Slow Food. Meta di pellegrinaggio per I buongustai e non solo
Palazzo e Teatro Comunale (Arcevia)
Arcevia, l’antica Rocca Contrada, è uno dei centri più importanti dell’entroterra anconetano per la sua storia e per i suoi monumenti. I Suoi 9 castelli, dislocati in altrettante frazioni, ne fanno un gioiello per gli appassionati di architetture medioevali, da visitare tutta d’un fiato.
Castello di Sassoferrato Bartolus Magister
Collocato su un punto dominante la del Sentino che volgendo lo sguardo ad Ovest permettono di ammirare l’Appennino umbro-marchigiano, col monte Strega, il Cucco e il Catria; verso Est si osserva la dorsale della gola di Frasassi.
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